CHICAGO - Si chiama giro di Heschl. E' la parte del cervello che racchiude la corteccia uditiva, ossia quell'area che presiede alla percezione dei suoni. Ma dalle sue dimensioni dipende anche un'altra capacità, quella di imparare più o meno facilmente una lingua straniera.
Apprendere una lingua diversa da quella natale non è solo una questione di esercizio, ma anche una derivazione di madre natura. A scoprirlo, dando così un marchio di scientificità a una credenza diffusa, sono stati i ricercatori della Northwestern University di Chicago.
Hanno misurato le dimensioni del loro giro di Heschl, attraverso una risonanza magnetica cerebrale, e su questa base sono riusciti a indovinare quali, tra di loro, avrebbero imparato più agevolmente 18 parole di una pseudo-lingua inventata. Quanto maggiore era il volume dell'area misurata, infatti, tanto più facile era per le "cavie" apprendere i nuovi vocaboli.
C'è dunque un nesso tra biologia e linguistica, per cui alcuni uomini sono più predisposti di altri ad apprendere una lingua straniera. In passato altri studi avevano mostrato un nesso tra capacità linguistiche e struttura del cervello, ma per la prima volta si individua la sede precisa di questo fenomeno. Tra l'altro, il fatto che questa sede sia il giro di Heschl ha sorpreso gli stessi ricercatori, perché quest'area del cervello è stata sempre associata al riconoscimento dei suoni primari - se è crescente o decrescente, da dove proviene, quanto è potente - non a una struttura complessa come il linguaggio.
Anche se imparare una lingua è spesso una questione di testa, i meno dotati non si devono disperare. La costanza, l'applicazione negli studi non è inutile. E poi la ricerca degli scienziati americani serve soprattutto a loro. Perché il suo scopo è quello di "capire meglio il funzionamento del cervello, e aiutare a migliorare l'insegnamento delle lingue". Lo garantisce il dottor Wong in persona.
1 commento:
Interessante trattazione! io ancora non so quale lingua straniera imparare: sono indeciso tra wolof, urdu e punjabi, ma a 54 anni se non mi sbrigo l'area di Heschl mi si atrofizza togliendomi ogni chance.
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